Cosmetici
Il Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio ha stabilito le regole, armonizzate a livello europeo, per la produzione, la distribuzione, la valutazione e il controllo di eventuali effetti avversi relativi ai cosmetici. Inoltre, assicura la rintracciabilità di un prodotto cosmetico lungo tutta la filiera fino al consumatore.
Il Regolamento garantisce che i prodotti cosmetici sul mercato siano sicuri per la salute umana in corrette condizioni d’uso. Sono immessi sul mercato soltanto i prodotti cosmetici che rispondano alle prescrizioni del Regolamento.
Nonostante questo, però, è possibile che si verifichino degli effetti indesiderabili che inducono incapacità funzionale temporanea o permanente, disabilità, ospedalizzazione, anomalie congenite, o addirittura rischi mortali immediati o decesso.
Per tale motivo riveste una nodale importanza la verifica delle produzioni da parte del produttore, mentre per il Ministero della Salute è la attiva la “cosmetovigilanza” atta all’acquisizione delle segnalazioni di effetti indesiderabili, al processo ed alla valutazione dei dati e alla eventuale diffusione dell’informazione in ambito europeo.
Di seguito alcuni test normalmente eseguiti in laboratorio:
- Patch Test;
- Test di stabilità;
- Test di efficacia in vitro;
- Test di valutazione della sicurezza (PIF);
- Test di irritazione;
- ISO 21149 Cosmetici – Microbiologia – Enumerazione e rilevamento di batteri mesofili aerobici;
- ISO 22718 Cosmetici – Microbiologia – Ricerca di Staphylococcus Aureus;
- ISO 21150 Cosmetici – Microbiologia – Ricerca Escherichia Coli;
- ISO 18416 Cosmetici – Microbiologia – Ricerca di Candida Albicans;
- ISO 22717 Cosmetici – Microbiologia – Rilevamento di Pseudomonas Aeruginosa;
- ISO 16212 Cosmetici – Microbiologia – Conteggio di lieviti e muffe;
- Test di impurità di metalli pesanti;
- Determinazione dell’alcalinità libera totale;
- Test dermatologici.